La Fauna ittica della Piave e della Negrisia
Nella Piave è possibile pescare Cavedani e Barbi, pesci abbastanza facili da catturare. Sono presenti anche le Anguille in particolare nella Negrisia.
Le Trota Fario, Iridea, Marmorata, specie purtroppo sempre più rare a causa dell'inquinamento delle acque causato dall'uso massiccio di diserbanti, pesticidi e anticrittogamici provenienti dalle coltivazioni intensive presenti in golena e che le acque piovane riversano in alveo.
Una specie oramai estinta è il Gambero di fiume, abbondante nella Negrisia qualche decennio fa presente anche nella Piave, è un indicatore della purezza dell'acqua.
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| chiesetta di San Giorgio a San.Polo di Piave
Una spettacolare “Ultima Cena“, dipinta nel 1466, che ha la particolarità di mostrarci i commensali intenti a desinare con gamberi di fiume(all’epoca presenti in grande quantità nelle acque del Piave) e vino rosso(forse proprio l’antico Raboso tipico di queste zone).
Un pesce particolarmente apprezzato dai locali è la Lesca conosciuta con il nome di Marcandola per l'ottima frittura purtroppo sempre più rara a causa degli inquinanti.
l' Alborella, pesciolino facile da pescare con reti e ami
Nelle lanche della Piave il Luccio la fa da padrone, grande predatore di rane topi ed altri pesci, può superare anche 8 kg di peso.
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Gambero Killer
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Cavedano
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Trota Iridea
Fario Iridea Marmorata
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Anguilla "Bisàta”
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Alborella
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la Marcandola
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Carpa
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Barbo
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| luccio di 6 Kg catturato in una lanca della Piave |
Luccio: per saperne di più
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| classica barca da pesca in Piave e nella Negrisia |
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| una pesca imprevista |
STORIONE:
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Uno storione di 57 kg catturato nel 1936 dai " Carioti " lavoratori addetti al carico della ghiaia di fiume in carri trinati da buoi o cavalli. Questo prezioso materiale era utilizzato nelle costruzioni. Sullo sfondo si notano i ponti della Piave.
Fino al 1950 quella dei carioti era una attività lavorativa comune tra gli abitanti dei paesi lungo la Piave.
